La Pianta del Caffè
Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, parte della famiglia botanica delle Rubiacee, un gruppo di angiosperme che comprende oltre 600 generi e 13.500 specie.
Sebbene all'interno del genere Coffea siano identificate e descritte oltre 100 specie, commercialmente le diverse specie di origine sono presentate come diverse varietà di caffè. Le più diffuse tra esse sono l'arabica e la robusta.
Le ciliegie di caffè, dette drupe, sono mature quando si presentano con un colore rosso scuro. È necessario ripetere diverse volte il controllo della maturazione e procedere alla raccolta in modo accurato, perché le drupe maturano in tempi diversi. Dopo ogni pioggia, avviene una nuova fioritura, pertanto la pianta presenta fiori, frutti non maturi e drupe rosso scuro nello stesso momento. Ci vogliono 8-9 mesi finché i frutti della Coffea raggiungano la completa maturazione.
In questi mesi, i frutti conservano i loro principi aromatici, intatti fino al momento della macinatura.
Specie coltivate
Le specie di caffè coltivate su grande scala sono tre: Coffea arabica, Coffea canephora (nota come robusta) e, in minor misura, Coffea liberica.
Una decina vengono coltivate localmente.
Le specie differiscono per gusto, contenuto di caffeina, e adattabilità a climi e terreni diversi da quelli di origine.
Tutte le specie coltivate esistono ancora, nelle zone d'origine, allo stato selvatico. È però anche vero che sono state create artificialmente molte nuove varietà.
Specie principali
Arabica
Pianta di Coffea arabica con frutti in diversi stadi di maturazione.
La specie che è stata usata per prima è Coffea arabica, una pianta originaria dell'Etiopia (dove il caffè viene chiamato buna), del Sudan sud-orientale e del Kenya settentrionale e in seguito diffusasi nello Yemen, luogo in cui, peraltro, si ebbero le prime tracce storiche del consumo della bevanda, nel lontano 1450 tra i seguaci del sufismo.
I semi di Coffea arabica hanno un contenuto di caffeina molto inferiore a quelli delle altre specie di larga diffusione e rispetto alle altre specie è autoimpollinante, cioè autogama e inoltre predilige coltivazioni ad alta quota (tra 1.000 e 2.000 metri). La coltivazione di Coffea arabica fuori dei territori d'origine è incominciata molto presto, come ad esempio in Indonesia nel 1699.
Robusta
Pianta di Coffea canephora (robusta).
Molto coltivata oggi è Coffea robusta (o Coffea canephora, nome considerato scientificamente più corretto ma poco usato commercialmente). È una specie originaria dell'Africa tropicale, tra l'Uganda e la Guinea, molto adattabile (cresce anche a quote inferiori ai 700 metri) e perciò più economica. La sua coltivazione è incominciata solo nell'Ottocento.
Liberica
Pianta di Coffea liberica fotografato in Vietnam.
Tra le specie di coltura meno diffusa, la più importante è Coffea liberica, originaria della Liberia e coltivata, oltre che in Africa occidentale, soprattutto in Indonesia e nelle Filippine.
Excelsa
Nel 1903 è stata scoperta in Africa una nuova specie di alberi del caffè, battezzata con il nome di Coffea excelsa. Tuttavia, successivamente, i botanici hanno ritenuto che questa specie fosse in realtà solo una varietà di Coffea liberica e il suo nome scientifico corretto è quindi Coffea liberica var. dewevrei.
La varietà continua a essere chiamata Excelsa da coltivatori e commerciali e viene considerata molto promettente.
Specie minori
Ricordiamo qui solo le seguenti:
Charrieriana
Coffea charrieriana, originaria del Camerun, è priva di caffeina.
Mauritiana
Coffea mauritiana è il caffè marrone delle Mauritius e della vicina Riunione.
Racemosa
Coffea racemosa, originaria del Mozambico, perde le foglie durante la stagione secca.
Stenophylla
Coffea stenophylla è originario dell'Africa occidentale, dove viene coltivato localmente (Liberia, Sierra Leone, Costa d'Avorio). È resistente alla siccità. Il profumo è stato paragonato a quello del tè, il sapore non è gradito a tutti i palati.